mercoledì 1 dicembre 2010

Rossese di Dolceacqua

Dolceacqua (Desâigua in ligure) è un piccolo paese di circa 2000 anime, si trova in Val di Nervia, nella provincia di Imperia, in collina, alle spalle di Ventimiglia.
Una volta usciti dall' autostrada dei Fiori (A10), si intuisce il motivo del nome, sui pendii che guardano il mare, infinite sono le serre per la coltivazione di fiori.
Il paesino è di una bellezza delicata, fine, attraversato da un fiume, abbracciato dalle colline, un borgo medievale ben conservato e come se non bastasse un ponte, che per dirla come Monet “L'endroit est superbe, il y a un pont qui est un bijou de légèreté”.
Deliziosa è anche la gente, tranquilla e serena, e come si fa a non esserlo in un posto incantevole come quello, con una terra generosa ma nello stesso tempo difficile e scoscesa, che regala prodotti eccezzionali, a partire dal vino, ma anche olio, ottime verdure, il basilico. Qui avviene un felice incontro tra prodotti del mare cosi vicino, e quelli dell'entroterra come selvaggina e funghi.
Una pagina va dedicata all'olio qui prodotto, da olive Taggiasche, ottiene la D.O.P. nel 1997, è un olio dalla bassa acidità, delicato, fruttato, a volte finale mandorlato. Prodotto delicato ma dalla propria personalità, sa esaltare preparazioni con verdure e pesci cucinati semplicemente oppure completare piatti più strutturati facendo sempre un ottima figura.



Ed ora parliamo del vino qui prodotto, il Rossese è un vitigno autoctono di questa zona, parente del Pinot Noir. Vitigni ad alberello, per proteggere il piede, e quindi le radici della pianta nelle ore più calde della giornata. Le condizioni difficili date dai terreni scoscesi in cui queste uve sono coltivate, obbligano un lavoro manuale nei vigneti.
Oggi degusto per voi un Rossese di Dolceacqua D.O.C. produttore Terrebianche, il nome del vino è Bricco di Arcagna, annata 2008, titolo volumico alcolometrico 14%.
Dal colore si possono riconoscere le origini del vitigno, rosso porpora, riflessi violacei, consisente, ha del Pinot.
Il profumo è frutti di bosco,qualcosa di floreale, ci sono poi le note legate all'uso della barrique, vaniglia ed altre spezie. Si sente ancora vinosità e un alcool non ben integrato, dovuto alla giovane età del vino, ma di carattere ne ha da vendere.
L'assaggio è di impatto, vino robusto, tannicità piacevole, fresco, spicca la sapidità, persistente, pronto ma con l' attesa di qualche anno si potranno affinare ulteriormente le sue già nobili qualità.
Questo vino è stato prodotto con uve leggermente sovramaturate, e viene poi affinato in barrique di rovere.
La stessa azienda produce anche una versione di Rossese con uve non sovramaturate, che vi consiglio vivamente, magari abbinato ad un coniglio alla ligure.
Inoltre la casa producce anche due ottimi bianchi con le uve tipiche del territorio, Vermentino e Pigato.
Paese molto bello, gente gentile che ama il proprio territorio, un bellissimo borgo medievale, vicino al mare, alla Francia ed a Montecarlo, con stupendi prodotti del territorio, rendono Dolceacqua una perla della nostra penisola.



1 commento:

  1. Ottimo vino il Bricco Arcagna, mi fa piacere che il rossese inizi ad uscire dai nostri confini

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