domenica 12 dicembre 2010

Madeira


Oggi PlayWine vuole raccontarvi di un grande vino, il Madeira, il suo paese di origine, la sua storia, le sue eccellenti caratteristiche. Iniziamo parlando del luogo di provenienza, Madeira è un arcipelago di isole, di cui solo due abitate, situata a 500 chilometri al largo dalla costa Ovest Marocchina. Sono isole vulcaniche e formano una regione autonoma Portoghese il cui capoluogo è Funchal. Sono una nota meta turistica, godono di un clima mite tutto l’anno, Madeira è infatti anche chiamata l’isola dell’eterna primavera, con fantastiche spiaggie, meravigliosi boschi, sono famosi il carnevale ed i giardini botanici.
Conosciute già dai Fenici, rimasero disabitate fino al 1419 quando vennero riscoperte dai Portoghesi, che le battezzarono Ilha da Madeira, isola del legno.
Arriviamo ora al prodotto principe di questo luogo, si tratta di un vino fortificato, della tipologia quindi del Marsala. L’ unicità di questo prodotto oltre al terroir, è l’ uso delle estufas, tipiche caldaie in cui il vino nuovo viene messo a scaldare. La temperatura viene aumentata di circa 5° Celsius al giorno nell'arco di più o meno un mese, e si raggiungono i 40°-50°, temperatura che viene mantenuta e controllata per tre mesi. Dopodichè il vino viene gradualmente raffreddato a temperatura ambiente, e infine va a riposare in botti di rovere. Il particolare processo del riscaldamento viene dalla storia di questo vino, viene fortificato come il nostro Marsala, aumentando cosi alcolicità e zuccheri in modo da sopportare meglio lunghe traversate verso i paesi importatori, Inghilterra in primis. La leggenda vuole che in una di queste traversate una nave sia rimasta per qualche mese fuori rotta, all’ altezza dell’equatore, quando è arrivata a destinazione si sono notate delle caratteristiche apprezzate nel vino dovute all’azione del calore. Inoltre essendo Madeira chiamata isola del legno non è difficile capire come i produttori potevano sostenere gli ingenti costi della bollitura per un così lungo periodo. Queste modifiche portate dal calore regalano al Madeira delle note gusto-olfattive caramellate, poi ci sono le note tipiche ossidative, dette appunto  marsalate o  maderizzate.
Oggi degustiamo un Vinho Madeira Meio Seco di H.M. Borges, uve Tinta Negra Mole, fa 18% di alcool. Singolare la scelta di usare Tinta Negra in purezza, di solito viene usato in blend con altre uve in particolare quella principe di Madeira la Malvasia (Malmsey).
Il colore è un bel ambrato, rame scuro, vivo, al profumo si sente subito ben definito del caramello, mou, frutta candita, quindi direi abbastanza complesso. Al palato si sente ancora il caramello, qualcosa di floreale, e una bellissima, decisa mineralità, che ci fa ricordare la natura vulcanica di questa isola e va ad equilibrare la dolcezza. Essendo la nostra bottiglia semi secco abbiamo, (io e il nostro grafico Daniele), deciso di cucinare per accompagnare questo Madeira  dei gamberi lardellati, con una salsa a base di panna, latte, curry e zafferano.
L’ abbinamento ha suscitato sorpresa, in quanto come ci aspettavamo nonostante la speziatura, grassezza e aromaticità del piatto era il vino a predominare. Ma assaggiando prima il vino e successivamente un gambero, si ha un piacevolissimo effetto in quanto i sapori che rimanevano nel palato dati dal vino andavano ad arricchire in perfetta armonia quelli della pietanza, e un sorso ancora del Madeira preparava ad un nuovo assaggio.
Isola lontana, dalla storia unica e affascinante che sono stato felice di raccontarvi sperando di avervi invogliato a stappare o regalare una bottiglia di questo "vinho" di cui presto torneremo a parlare degustando le versioni più dolci.

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